a cura di Matteo Casari e Alessandro Guidi
condotto dal maestro Sanyûtei Ryûraku
Organizzato da Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale e Nipponica,
con il patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano
L’arte della narrazione (wagei), in particolare teatrale, ha in Giappone una storia antica e ricca di generi rappresentativi ancora oggi apprezzati e diffusi. Nel wagei è la voce dell’artista a farsi teatro e il pubblico ne gode la capacità di creare immagini, vivificare personaggi, rendere atmosfere, insomma, comunicare emozioni e idee raccontando storie. L’interprete è quasi sempre solo di fronte al proprio pubblico, supportato da pochissimi oggetti scenici e, a volte, da un accompagnamento strumentale.
Così è proprio nel rakugo (letteralmente, parole scivolate, lasciate cadere). Di tenore umoristico, sebbene le sue origini possano essere ricondotte ai sermoni buddhisti del X secolo, il genere è noto con questo nome a partire dal XVIII secolo: in precedenza gli attori erano chiamati hanashika (narratore di storie), termine che corrisponde all'odierno rakugoka (interprete di rakugo).
Seduto su di un cuscino al centro del palco, il rakugoka racconta storie esilaranti con l'uso di un ventaglio (sensu) e di un piccolo asciugamano rettangolare (tenugui). Le vicende comprendono dialoghi fra più personaggi e per distinguerli l'interprete cambia il tono della voce e ruota il capo in modo allusivo.
Le storie, secondo tradizione, sono introdotte da un breve monologo improvvisato e terminano con una battuta finale (ochi) che può non avere rapporto alcuno con la vicenda.
Sanyûtei Ryûraku
Come in molte altre arti tradizionali giapponesi, anche nel rakugo gli interpreti imparano direttamente dal proprio maestro, senza ricorrere a libri o manuali. Sanyûtei Ryûraku, uno dei massimi interpreti viventi di rakugo, entra nella scuola di Sanyûtei Enraku all’età di 28 anni. Dopo sei anni diventa shin-uchi (maestro). Ha fatto conoscere la propria arte in numerose tournée che hanno toccato, tra gli altri, questi paesi: Inghilterra, Spagna, Portogallo, Germania, Francia.
Laboratorio: 8 novembre, ore 11-13 e 14,30-16,30
Il laboratorio, aperto a 15 studenti universitari, introdurrà i partecipanti alle attitudini comportamentali giapponesi che il rakugo traduce per la scena (inchini, uso del ventaglio, ecc.) e alle basi della recitazione e della messa in scena.
Spettacolo: 8 novembre, ore 18
con il Maestro Sanyûtei Ryûraku. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti.
-Oyakozake (Padre e figlio scommettono per il sake)
-Chiritotechin
Lo spettacolo sarà preceduto da un'introduzione sul rakugo nella quale il Maestro Sanyûtei Ryûraku fornirà informazioni sulle modalità della performance e sul rapporto tra rakugo e shamisen (liuto a tre corde).
Per iscriversi al laboratorio inviare una mail dal 29 ottobre al 2 novembre 2012 a labmuspe@cronopios.it indicando nome, cognome, numero di matricola e numero di telefono. Gli studenti ammessi verranno tempestivamente contattati
Gli eventi si terranno ai Laboratori DMS, in via Azzo Gardino 65/a, a Bologna