Stando ad una leggenda, ormai ben nota agli studiosi di japonisme, fu l’artista Félix Bracquemond (1833-1914) a scoprire per primo, negli anni intorno al 1860, uno dei 15 volumi del Manga (1814-1878) di Hokusai. Il ritrovamento ebbe luogo a Parigi, nell’atelier del tipografo Delâtre, dove Bracquemond fu attratto da un fascicolo di schizzi, utilizzato in una spedizione, come spesso accadeva ai libri illustrati giapponesi, per separare le porcellane e proteggerle dagli urti del viaggio. Soltanto 18 mesi dopo, Bracquemond riuscì a procurarsi il suddetto volume, da cui pare non si separò mai più, portandolo sempre con sé e mostrandolo ad amici e conoscenti. Fu così che la notizia della scoperta di questo piccolo tesoro si diffuse rapidamente negli ambienti artistici d’avanguardia parigini, sempre alla ricerca di nuovi spunti creativi.
In realtà, studi approfonditi hanno dimostrato che i volumi del Manga iniziarono a circolare in Europa poco dopo la loro pubblicazione, vale a dire mentre Hokusai era ancora in vita. Essi entrarono ben presto a far parte di collezioni private e pubbliche; diversi fogli furono scelti per illustrare pubblicazioni dell’epoca, diventando facilmente accessibili agli amatori d’arte giapponese, soprattutto agli artisti e agli artigiani, che trovarono, nelle oltre 800 pagine di questa straordinaria enciclopedia grafica, modelli e soluzioni formali di mirabile freschezza e vivacità.