Conferenza di Alessandro Guidi
Un'opera d'arte non è mai un oggetto assoluto, disincarnato dalla materia di cui è fatta e dalle tecnologie (primitive o ultramoderne) che la rendono possibile.
In particolare, i pigmenti hanno subito, in tutte le culture, un'evoluzione molto interessante, che ha condizionato in maniera decisiva anche la qualità estetica dell'opera.
Nella pittura giapponese tradizionale il colore ha giocato un ruolo più importante rispetto alla pittura cinese, alla quale abbiamo già dedicato, il 27 febbraio, una prima conferenza sui pigmenti.
Verranno illustrate le caratteristiche e la fabbricazione dei più importanti pigmenti giapponesi vegetali (indaco, beni, ukon, ecc.) usati nel Giappone premoderno e di quelli minerali non trattati nella conferenza sui pigmenti cinesi.
Verranno inoltre analizzate, dal punto di vista del colore, varie opere d'arte, comprese le xilografie ukiyo-e.
Mercoledì 2 aprile, alle 17:30 al CSAEO
Ingresso libero